Valore Acqua: tra storia e sfide future

1 Ottobre 2022
Per celebrare i 40 anni di inizio dell’attività di depurazione, sabato 1 ottobre Medio Chiampo spa ha dato ufficialmente il via al suo progetto Valore Acqua, iniziativa culturale nata per promuovere una riflessione pubblica sul valore dell’acqua.

L’evento si è svolto in Conceria Montebello, a sottolineare lo stretto legame tra la società e il distretto conciario, e la sinergia nel cammino compiuto verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.

Momento centrale dell’evento è stato la presentazione del saggio “L’acqua racconta l’industria. Storie di imprenditori e di ambiente nel caso Medio Chiampo”, a cura di Luca Romano e pubblicato da Post Editori.

Il depuratore di Medio Chiampo, avviato nel 1982, è una di quelle infrastrutture ambientali di rilevanza pubblica che hanno contribuito allo sviluppo di un’imprenditoria di eccellenza. La sua missione, originariamente pensata dalle amministrazioni locali con un gruppo di imprenditori pionieri, è stata quella di svolgere un servizio efficiente e, regolamentando con limiti rigorosi gli scarichi anche attraverso formule originali come gli impianti aziendali di pretrattamento, di far maturare la consapevolezza dell’importanza della tutela del territorio e della non inesauribilità delle risorse naturali.

Nel corso degli anni Medio Chiampo ha costantemente migliorato l’efficacia dei sistemi di depurazione e ha sperimentato soluzioni sempre più avanzate per ridurre i volumi di fanghi in un costante dialogo collaborativo con i suoi utenti industriali.

“Celebrare per costruire assieme - ha sottolineato il presidente di Medio Chiampo Giuseppe Castaman - è la sintesi che meglio racchiude questa giornata. Il nostro territorio e la storia di Medio Chiampo dimostrano che è possibile coniugare crescita economica e tutela dell’ambiente. Ciò che dobbiamo fare, anche in futuro, è cercare di rafforzare sempre più questo modello di sviluppo a partire dalla consapevolezza che l’acqua rappresenta per tutti noi un valore inestimabile”.

“Nel bilancio del nostro impianto le utenze civili pesano per il 10%, il resto deriva tutto dalle aziende soprattutto conciarie - ha spiegato il direttore Luigi Culpo -. In questi 40 anni abbiamo restituito all’ambiente oltre 100 milioni di metri cubi di acqua depurata, grazie a un forte impegno sotto il profilo tecnico e organizzativo e alla possibilità di contare fin dall’inizio su figure di grande competenza. Il traguardo che abbiamo raggiunto è frutto di costanti investimenti e soprattutto del lavoro e delle capacità delle nostre risorse umane”.

“Sono felice che Medio Chiampo mi abbia dato l’opportunità di raccontare, attraverso la storia del suo depuratore, lo sviluppo e le trasformazioni di un territorio - ha spiegato il sociologo Luca Romano - . Da questa prospettiva particolare è stato possibile ricostruire la storia di un microcosmo, ma anche fotografare il presente e proiettarsi verso le sfide future. Ciò che emerge, in particolare, dalla storia di Medio Chiampo è proprio la sinergia ormai imprescindibile tra pubblico e privato, con il pubblico impegnato nella tutela della collettività e gli imprenditori nel portare avanti un paradigma di sostenibilità”:

Gli amministratori dei comuni soci Montebello Vicentino e Zermeghedo hanno sottolineato il valore aggiunto della collaborazione con il gestore idrico.

“È fondamentale per i Comuni poter contare su un alleato come Medio Chiampo – ha dichiarato il sindaco di Montebello Vicentino Dino Magnabosco - Questo ci consente di poter contare su investimenti, capacità tecniche e progettuali in grado di garantire la qualità dell’ambiente anche in un territorio fortemente industrializzato come quello in cui viviamo”.

Anche a nome del sindaco di Zermeghedo Luca Albiero, impossibilitato a partecipare, il vicesindaco e assessore all'ambiente Simone Cracco ha ribadito: “Il ruolo di noi amministratori è mettere in campo politiche attive di riduzione dell’impatto ambientale e di sostegno alle imprese. Con Medio Chiampo è possibile portare avanti questi obiettivi”.

La riflessione sul valore dell’acqua ha assunto una connotazione globale grazie alla partecipazione di Jan Lundqvist, senior scientist del SIWI-Stockholm International Water Institute, esperto mondiale in tema di acqua, sicurezza alimentare e nutrizionale.

Durante il suo intervento ha toccato l’importanza della riduzione degli sprechi, di fronte a una richiesta crescente di acqua potabile. Ha inoltre ricordato come, intorno alla metà degli anni 70, anche a Stoccolma si fosse verificata la necessità di una collaborazione tra pubblico e privato per avviare politiche di depurazione in grado di ridurre l’impatto ambientale dell’industria manifatturiera sulla qualità dell’acqua. Una storia per molti versi simile a quella di Medio Chiampo che, chissà, potrebbe aprire la strada a un futuro gemellaggio con la capitale svedese.