Francesca Danese, laureata in giurisprudenza e in Medio Chiampo dalla fine del 2017, ha giurato presso il Tribunale di Vicenza per l’iscrizione all’albo degli avvocati.
Una bella soddisfazione per lei ma soprattutto per Medio Chiampo, dal momento che la possibilità di avere un’avvocatura interna non è affatto usuale per una società.
Secondo la legge professionale forense un avvocato non può iscriversi all’albo ed esercitare la professione e allo stesso tempo svolgere attività lavorativa subordinata. Unica eccezione: lavorare per un ente pubblico o una società in house. Anche in questo caso, però, non sono molti i casi. Dei circa 1800 avvocati che esercitano in provincia di Vicenza, solo una trentina sono iscritti all’albo speciale. Questo perché avere un ufficio legale interno significa essere dotati di una forte struttura organizzativa che solitamente è realizzabile solo per enti di particolari dimensioni o rilevanza: Inps, AIM o Provincia solo per fare qualche esempio.
Come si è arrivati a tagliare questo traguardo?
“Già subito dopo la laurea magistrale in Giurisprudenza – spiega l’avv. Danese - più che dedicarmi alla libera professione, avevo il desiderio di inserirmi in un’organizzazione e proprio per questo ho frequentato un master in Giurista internazionale d’impresa.
L’iscrizione all’Albo rappresenta sicuramente una possibilità di crescita professionale a livello personale, ma è soprattutto l’attestazione del percorso fatto da Medio Chiampo che ha creato i presupposti necessari all’inserimento di una figura come questa”.
Quali sono stati i requisiti perché venisse accettata la domanda di avvocatura interna?
“L’esistenza di un ufficio legale interno strutturato e la dichiarazione da parte di Medio Chiampo dell’esclusività dell’esercizio”.
Che valore aggiunto rappresenta questa novità per il lavoro svolto?
“Professionalmente è per me una bella sfida, perché mi permette di sfruttare tutte le competenze; per la società significa portare avanti il percorso di crescita intrapreso, che prevede l’inserimento nell’organico di professionalità diverse specializzate ciascuna in un proprio ambito.
La nostra realtà richiede di confrontarsi con le tematiche più svariate, da quelle ambientali alle procedure di affidamento; inoltre siamo una società pubblica, che deve erogare alle proprie utenze un servizio, ma dobbiamo avere anche la flessibilità e l’impostazione manageriale di un ente privato”.
I prossimi obiettivi?
“Sicuramente fare in modo che l’ufficio legale interno diventi sempre più uno strumento in grado di affiancare la direzione nella gestione aziendale, fornendo il supporto necessario a portare avanti la propria mission, ovvero raggiungere l’eccellenza del servizio erogato e operare a tutti i livelli secondo quei valori di trasparenza e legalità che, come è scritto nel Codice Etico di Medio Chiampo, sono imprescindibili”.
“Il raggiungimento di questa tappa è una grande soddisfazione – afferma il direttore Luigi Culpo – ed abbiamo individuato in Francesca la figura adatta a ricoprire questo ruolo che ci aiuterà a proseguire nel percorso di crescita e organizzazione aziendale intrapreso”.