Ma cosa sono questi contatori intelligenti? E prima ancora, a cosa ci riferiamo quando parliamo di IoT?
IoT sta per Internet of Things, espressione con la quale si intende il percorso di digitalizzazione degli oggetti della vita quotidiana. Più semplicemente l’IoT si basa sull’idea che attraverso la rete internet e lo sviluppo tecnologico sia possibile rendere gli oggetti intelligenti, in grado cioè di scambiare le informazioni possedute, raccolte ed eventualmente elaborate.
Nel caso specifico dei contatori dell’acqua, essere intelligenti o “smart” significa poter raccogliere da remoto una serie di dati e preziose informazioni per una sempre miglior qualità del servizio e gestione della rete. E non è un caso che proprio l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) stia incentivando la scelta di questa soluzione per le utenze idriche.
I vantaggi che derivano dai nuovi contatori sono svariati e riguardano sia l’ente gestore sia l’utente finale.
Permettono di analizzare giornalmente i dati di consumo e le curve di prelievo, per poter effettuare bilanci della rete. Il monitoraggio accurato dà anche agli utenti la possibilità di essere meglio informati sulla quantità d’acqua utilizzata, così da valutare quando possibile anche una riduzione dei consumi stessi. Inoltre, grazie alla raccolta dati in tempo reale da remoto, non è più necessario che gli incaricati accedano alle proprietà per leggere i contatori.
Consentono al gestore di rilevare in tempo reale guasti e perdite, di fare diagnosi tempestive relativamente a possibili situazioni anomale, come eventuali perdite presso l’utenza o manomissioni. Infine, avere un quadro preciso dei prelievi idrici aiuta nel pianificare l’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti e nella valutazione delle priorità di intervento.
Da un punto di vista tecnico la vita della batteria è pari a quella della durata metrologica del contatore (10 anni), con la garanzia quindi di un funzionamento continuo e di una costante comunicazione dei dati. A tal proposito dobbiamo considerare che il sistema di trasmissione dati utilizza l’infrastruttura della rete cellulare nazionale (NB-IoT), fatto questo che consente un significativo contenimento dei costi in quanto non richiede investimenti per soluzioni di comunicazione private.