L’impianto riceve e tratta le seguenti tipologie di scarichi

Acque reflue provenienti dalla centrale di sollevamento S2
di Via Lungochiampo Comune di Montebello a cui confluiscono:

  • i reflui industriali del comune di Zermeghedo;
  • i reflui industriali di parte del territorio del comune di Montebello;
  • i reflui industriali di quattro aziende del comune di Montorso;
  • il percolato della discarica di via oltrechiampo comune di Zermeghedo;
  • i reflui civili del comune di Montorso e Zermeghedo;

Acque reflue industriali

Acque reflue prevalentemente civili
provenienti dal comune di Gambellara, Montebello e Zermeghedo

Le acque reflue di cui sopra pervengono all’impianto mediante reti di fognatura differenziate ed appositamente realizzate allo scopo.

Il punto di scarico finale dell’impianto è costituito dal medesimo collettore che raccoglie anche i reflui degli impianti di depurazione di
Montecchio, Arzignano, Trissino e Lonigo; i requisiti qualitativi richiesti per l’effluente finale sono quelli stabiliti in autorizzazione.

Ciclo di lavorazione

I reflui affluenti all’impianto vengono sottoposti ad un trattamento di depurazione suddiviso in due principali fasi:

1. Linea acque:

  • Trattamento chimico fisico
  • Sedimentazione primaria ;
  • Ossidazione biologica;
  • Sedimentazione secondaria
  • Filtrazione su sabbia

(m3)

17000

volume complessivo
delle vasche

(m3) al giorno

10400

volume dei reflui
industriali trattati

(m3) al giorno

3500

volume dei reflui
civili trattati

2. Linea fanghi:

  • Ispessimento;
  • Disidratazione meccanica;
  • Essiccazione termica;

Il volume dei fanghi essiccati prodotti giornalmente è di circa 25 ton con un’umidità residua del 25%.

ton/anno

7396

fanghi prodotti
nel 2018

ton/anno

7249

fanghi prodotti
nel 2019

ton/anno

6336

fanghi prodotti
nel 2020

ton/anno

7500

stima fanghi prodotti
nel 2021

Impianto di abbattimento dell’idrogeno solforato

 

L’impianto è a servizio della sezione di trattamento fisico-chimico e dei comparti di sedimentazione primaria.

È costituito da due colonne di assorbimento dove l’aria inspirata viene sottoposta a un lavaggio chimico per poi essere ulteriormente raffinata attraverso un trattamento biologico e solo allora emessa in atmosfera. Nel punto di emissione una sonda di rilevazione opera con una frequenza continua, h24.

L’impianto è un perfetto esempio di tecnologia a servizio dell’ambiente. Da un punto di vista ecologico il desolforatore presenta alcuni aspetti particolarmente interessanti. La soluzione di lavaggio segue la logica di gestione a ciclo chiuso: una volta utilizzata non viene smaltita e sostituita con una soluzione vergine, bensì viene rigenerata e riutilizzata. Inoltre, dal trattamento dell’aria si ricava una miscela di zolfo che, a seguito di un suo raffinamento, si presta a potenziali utilizzi come materia prima, orientando quindi l’intera filiera verso un modello di economia circolare.

 

 

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